14 Gennaio 2021

Corpi fatti a pezzi: lacerazioni prodotte dal pensiero maschile

Condividi questo articolo

Il numero di novembre-dicembre 2020 della rivista Pediatria (vol. 27, n.6) pubblica un progetto di legge di Amigay, associazione di medici e sanitari LGBTI o Friendly, che riguarda i bambini intersex (casi rarissimi di "incertezza" sessuale alla nascita, quindi bambini con anomalie fisiche) e i minori "gender variant", il cui comportamento non è conforme agli stereotipi di genere (quindi bambine e bambini disforici, affetti da un disturbo dell'identità) facendone un'unica categoria.

Al punto 4 della proposta di legge si propongono "équipe o centro esperto (psicologi per genitori, urologi-endocrinologi pediatrici, psicologi e psichiatri formati per minori LGBTI, chirughi, andrologi, ginecologi), almeno uno in ogni capoluogo, per garantire la libertà di scelta e il benessere fisico e psicologico dei bambini intersex e gender variant". Al punto 7 si parla invece di presa in carico del-la minore attraverso un progetto terapeutico riabilitativo individualizzato, la sottoscrizione di un accordo di trattamento tra specialisti, genitori e bambino che tra i 5 e gli 8 anni (sic!) sarà  in grado di scegliere la propria identità di genere.

Feminist Post tiene alta l'attenzione sul tema delle transizioni dei-le minori e nella pagina troverete molti contributi dedicati alla questione. Vi proponiamo qui alcune riflessioni di Angela Giuffrida a partire dal nostro webinar Tornare Donne- Storie di Detransizione (che potete vedere qui)


"I drammatici racconti che hanno animato l’incontro meritano serie riflessioni atte a coglierne e districarne i nodi. La convinzione di poter trasformare radicalmente un organismo in un altro, attraverso vari “aggiustamenti”, rivela infatti considerevoli lacune nel sistema di pensiero che interiorizziamo forzatamente fin dalla nascita poiché governa in toto le società in cui viviamo. Ad esempio, l’inadeguatezza del pensiero dominante a cogliere l’infinita ricchezza e l’intima complessità del reale, malgrado sia il filo conduttore dell’incontro, fatica ad emergere chiaramente quindi occorre esplicitarla.

Le ragazze intervistate hanno ben compreso che il motivo per cui desideravano cambiare sesso non riguardava il rifiuto del corpo femminile in sé; ad essere ricusato era lo stereotipo che le costringeva ad aderire a canoni cui non potevano, o semplicemente non volevano conformarsi. Diventare maschi era apparsa loro la giusta soluzione per evitare le pressanti aspettative - essere carine, remissive, sempre dipendenti dal giudizio altrui - che le comunità patricentriche riversano sulle donne, ostacolandone la piena realizzazione come persone.

Sembra che la richiesta femminile di transizione sia prevalente e in forte aumento, cosa alquanto singolare se si pensa che il maschio dipende totalmente dalla femmina per esistere e per sopravvivere alla sua stessa morte. La condizione maschile non può essere desiderabile per le donne che nel cambio subiscono un forte ridimensionamento, perdendo la potenza creativa del loro corpo e con essa la loro indiscutibile centralità.

Malauguratamente però da millenni l’uomo rifiuta di occupare il suo posto nell’ordine naturale e si arroga il diritto di svolgere il ruolo di guida che spetta alla donna per natura, dato che è lei l’artefice della specie, e per cultura in quanto portatrice di un sapere organicistico. Ponendosi come unico detentore della Ragione con la erre maiuscola, ha preteso di organizzare da solo le comunità, perciò senza confronto è diventato l’unico modello da seguire. Ha relegato la donna in un ruolo subordinato, definendola in modo contraddittorio figura angelicata da un lato, inferiore strega e puttana dall’altro, mai comunque essere dotato di ragione. In larga parte del pianeta è ancora sottomessa al volere maschile che la tiranneggia e le richiede obbedienza ed ossequio.

Fatta eccezione per le comunità matriarcali ancora esistenti, il sistema di pensiero maschile gestisce l’intero pianeta con conseguenze nefaste dato che atomizza il reale ed è quindi distruttivo. Tale sguardo comprende anche i corpi viventi che vengono fatti a pezzi allo stesso modo; soma e psiche sono separati e divisi in parti, queste in altre parti e così via fino a che il corpo integro e concreto evapora e di lui non resta traccia né in filosofia, né in biologia, né in medicina e in nessun altro ramo della conoscenza. A sostituirlo restano un corpo ridotto a cosa e un’anima-spirito-ragione evanescente perché senza fondamento.

La disgregazione dell’organismo è responsabile della dissociazione dal corpo avvertita dalle ragazze che hanno sperimentato sulla propria pelle i gravi danni che la parzialità e la rigidità del pensiero dominante possono arrecare ai viventi. L’idea peregrina di essere nate in un corpo sbagliato scaturisce, lo abbiamo visto, dalla lacerazione che la mente maschile produce nell’organismo avvertito come semplice contenitore di una ragione aliena con cui entra in conflitto.

In realtà lungi dall’essere un inerte involucro di massa e materia, un ostacolo per la ragione, il corpo è la fonte da cui proviene il pensiero. Ciò che distingue un vivente da un non vivente è la sensibilità che gli consente di esperire ed è l’esperienza a produrre le conoscenze di cui il pensiero si alimenta. Per abbattere gli stereotipi di genere, come propone Valentina, dobbiamo uscire  dalle infinite trappole del pensiero oppositivo maschile, che produce inimicizia anche tra noi, e ci riappropriamo della nostra visione del mondo e delle nostre categorie mentali contenitive e connettive.

Non abbiamo alternative. Il sistema di pensiero maschile mette in scena un’ignobile farsa che si è ormai tramutata in tragedia e sta guidando la specie verso l’estinzione. Poiché siamo noi a creare nuova vita spetta a noi proteggerla.

Angela Giuffrida (autrice di Il corpo pensa. Umanità o Femminilità? e di La razionalità femminile unico antidoto alla guerra)


Buona parte delle notizie pubblicate da Feminist Post non le leggerai altrove. Per questo è importante sostenerci, anche con un piccolo contributo: Feminist Post è prodotto unicamente grazie a lavoro volontario di molte e non gode di alcun finanziamento.
Se pensi che il nostro lavoro possa essere utile per la tua vita, saremo grate anche del più piccolo contributo.

Puoi darci il tuo contributo cliccando qui: Patreon - Feminist Post
Potrebbe interessarti anche
15 Febbraio 2023
UK: esce un libro-inchiesta sul caso Tavistock, clinica che ha “curato” bambine-i autistici avviandoli alla transizione
La giornalista BBC Hanna Barnes ha faticato molto per trovare un editore: la censura che tutte conosciamo. Ma alla fine ce l’ha fatta. E ora esce il suo clamoroso saggio sullo scandalo della Tavistock, clinica per la transizione di minori chiusa dal servizio sanitario nazionale inglese: puberty blocker disinvoltamente prescritti a preadolescenti con autismo, traumi o disturbi psicologici. Per anni alcuni addetti hanno provato a dare l’allarme, ma sono stati intimiditi e silenziati. Una questione tutta politica, perché è in gioco la salute di bambine e bambini. Migliaia in tutto l’Occidente adescati da una trans-propaganda martellante
Hanna Barnes è una giornalista della BBC. Dopo aver condotto un'accurata inchiesta sulla clinica Tavistock di Londra, centro per la transizione di genere dei minori, e dopo avere scoperto le magagne di quel servizio, ha deciso di farne un libro. Ma non è stato affatto semplice trovare un editore disposto a pubblicarlo. Non perché il lavoro di Barnes non fosse documentato e rigoroso, ma perché nessuna casa editrice riusciva a reggere la probabile accusa di transfobia che la pubblicazione del […]
Leggi ora
30 Gennaio 2023
Nasce GenerAzioneD, associazione italiana di genitori di minori che si definiscono "trans"
Un sito di orientamento e di informazione per sostenere e accompagnare madri e padri che si trovino a vivere questa complessa esperienza: testimonianze, interviste, e link per contribuire a un dibattito approfondito che oggi non trova spazio sui media mainstream
Si è costituita l’associazione culturale, apolitica, aconfessionale e priva di scopi di lucro GenerAzioneD Scopo primario dell’associazione è quello di informare in merito alle problematiche della disforia/incongruenza di genere in bambini, adolescenti e giovani adulti. Attraverso la divulgazione di testimonianze, notizie, articoli nazionali e internazionali in traduzione e la promozione di occasioni di confronto, GenerAzioneD si propone di favorire la trasparenza necessaria affinché venga garantita la migliore assistenza possibile alle persone coinvolte.  GenerAzioneD nasce infatti dall’incontro di alcuni genitori accumunati dall’esperienza di avere figli […]
Leggi ora
16 Gennaio 2023
Gli psicoanalisti italiani: stop ai puberty blockers
La Società Psicoanalitica Italiana critica sui bloccanti per la pubertà ai bambini: trattamento pericoloso e sperimentale. E si unisce a femministe gender critical e genitori nel chiedere dati scientifici e un dibattito pubblico sul migliore trattamento per i minori che soffrono disforia di genere
Da anni noi femministe gender critical lottiamo contro lo scandalo della medicalizzazione dei bambini nel nome dell’identità di genere. E da anni veniamo bollate come fasciste, reazionarie, bigotte. Oggi finalmente una società scientifica accreditata italiana, la Società Psicoanalitica Italiana (SPI), prende posizione, unendosi a noi nel lanciare un grido di allarme: l’uso di bloccanti della pubertà è un trattamento sperimentale che non ha una solida base scientifica, e causa gravi effetti collaterali. Soprattutto, nella maggior parte dei casi la disforia […]
Leggi ora
19 Febbraio 2022
La trans-atleta Petrillo vince tutto. E -ovviamente- pensa alla politica
Fabrizio-Valentina Petrillo continua a sbaragliare le avversarie. Ultimo podio i campionati master indoor sui 200m di Ancona. Dice che lo sport diviso per sessi è violenza. E proclama il suo motto-manifesto:«Ognuno deve avere la possibilità di determinare da solo chi è». A cominciare dal genere
Tra Olimpiadi e DDL Zan l'anno scorso le testate sportive hanno dedicato parecchio spazio allo “sport inclusivo” e a Valentina nata Fabrizio Petrillo, presentata come "prima atleta transgender a indossare la maglia della nazionale italiana in una competizione internazionale". Petrillo, che gareggia sia in gare paralimpiche per ipovedenti che nei campionati master per atlete over 35 (qui la voce delle atlete battute dal suo corpo maschile), ha sperato fino all’ultimo di partecipare nella categoria femminile ai Giochi Paralimpici di Tokyo. La qualifica […]
Leggi ora
17 Gennaio 2022
USA: come l'ideologia di genere sta influenzando la formazione dei medici
Un articolo di Economist denuncia l'infiltrazione dell’ideologia della gender identity nelle facoltà di medicina degli Stati Uniti. Che mettono al centro la libera affermazione del genere. Per paura delle proteste transattiviste. Ma anche per ignoranza sui progressi della ricerca medica e per l'eccessiva fiducia nei media mainstream
L’Economist ha pubblicato un articolo sull’infiltrazione dell’ideologia dell’identità di genere nelle facoltà di medicina degli Stati Uniti. Le testimonianze di studenti e docenti whistleblower mettono in evidenza diversi problemi, che si possono tutti ricondurre all’imposizione dell'”affermazione del genere” come unica possibilità di cura della disforia. Per esempio vengono taciuti gli effetti collaterali di farmaci prescritti anche ai bambini. In generale viene insegnato ai futuri pediatri e medici di famiglia di introdurre bambini e giovani che dicono di sentirsi “nel corpo […]
Leggi ora
5 Gennaio 2022
Transizione di bambine-i: quanti vengono "convinti" su TikTok?
Video con l'hashtag #trans visti più di 26 miliardi di volte. Giovanissime influencer che celebrano la loro "guarigione" dopo la doppia mastectomia. Il social network più frequentato dai giovanissimi propone la transizione medica come cool e trasgressiva. E Il cambio di sesso diventa la nuova ribellione
Mentre leggiamo ovunque che TikTok è stato la app più scaricata -e più redditizia- del 2021 a livello mondiale, il Daily Mail pubblica un articolo sul ruolo del social network cinese nell’aumento delle bambine/i che dicono di sentirsi “trans” nelle scuole inglesi. Secondo l'analisi di The Mail on Sunday i video con l'hashtag #Trans sono stati visti più di 26 miliardi di volte. Si tratta per lo più di materiale postato da giovanissimi influencer “transgender” che forniscono consigli su come ottenere chirurgie […]
Leggi ora