Si tratta, quanto meno, del riconoscimento del problema.
L'atleta Petrillo qualche mese fa ha ottenuto dal Tribunale il cambio del nome all'anagrafe -da Fabrizio a Valentina- ma il suo corpo resta maschile. La condivisione degli spogliatoi crea pertanto grande imbarazzo alle atlete. In attesa che si risolva compiutamente e definitivamente la questione dei corpi maschili negli sport femminili, una piccola ma significativa vittoria: per Petrillo saranno allestiti spogliatoi separati. Il che rende ancora più evidente l'insopportabilità della situazione.
Si tratta ora di passare dagli spogliatoi ai campi di gara.
Perché se tu riconosci che il corpo di Petrillo è maschile prima e dopo la gara, non è chiaro per quale ragione dovrebbe essere femminile durante la competizione.
Qui lo scambio di lettere tra le atlete e la loro federazione, la Fidal. Con esito fortunatamente positivo.
Buongiorno, in nome e per conto di n 30 atlete che me ne conferiscono mandato chiedo quanto segue :
in occasione di alcune recenti competizioni la signora Valentina Petrillo, anagraficamente donna ma transessuale nel genere e cioè con corpo maschile, accede agli spogliatoi femminili con evidente imbarazzo generale, anche considerando negli stessi la presenza di giovani atlete .
Chiediamo pertanto che alla stessa signora Valentina Petrillo vengano riservati in ogni campo gara spogliatoi dedicati, in particolare chiediamo che ai prossimi campionati italiani master che si svolgeranno ad Ancona venga accolta la nostra richiesta .
Attendo risposta e porgo cordiali saluti.
Avv Mariuccia Fausta Quilleri
Egregio Avvocato,
abbiamo ricevuto riscontro positivo da parte del Presidente del Comitato Regionale Fidal Marche, il quale ha messo a disposizione uno spogliatoio riservato alla Sig.ra Petrillo in occasione dei prossimi Campionati Italiani Master di Ancona.
Cordiali saluti
La Segreteria federale