ILGA, cartello mondiale Lgbtq+, chiede l'abbassamento dell'età del consenso sessuale per le-i minori. E chiama abusivamente la sua richiesta "femminista"

Condividi questo articolo

A 25 anni dalla Conferenza Mondiale sulle Donne di Pechino, ILGA -la più grande rete globale Lgbtq+- ne propone un "aggiornamento" (con inclusione di identità di genere e tutte le cose che già sappiamo e su cui non ci dilunghiamo qui, Feminist Post ne sta parlando da sempre in lungo e in largo) ma soprattutto con la richiesta di abbassare l'età del consenso sessuale per le-i minori.

L'età del consenso sessuale è diversa tra nazione e nazione: per esempio in Italia è sorprendentemente bassa, 14 anni, in UK sale a 16, negli Usa, con differenza tra stato e stato, si arriva a 18 anni. Ma il documento prodotto da ILGA è mondiale e, come potete leggere, propone di "eliminare tutte le leggi che puniscono o criminalizzano le relazioni omosessuali, l'affermazione di genere (...) o che limitano l'esercizio dell'autonomia del corpo, incluse le leggi che limitano il consenso legale degli adolescenti" (vedere punto 14 a).

ILGA, cartello mondiale Lgbtq+, chiede l'abbassamento dell'età del consenso sessuale per le-i minori. E chiama abusivamente la sua richiesta "femminista"

Immediata la reazione di Lgb Alliance, organizzazione omosessuale che fuoriuscendo dal cartello di Stonewall ha voluto sottrarsi all'imperatività del transcult: "This is confusing. The ILGA Declaration signed by Stonewall does call for an end to legal restrictions on adolescents’ consent to sex. UN & WHO do define adolescence as age 10-19. If you now regret having endorsed this policy, please clarify" (Questo crea confusione. La Dichiarazione di ILGA sottoscritta da Stonewall chiede la fine delle restrizioni legali per il consenso sessuale degli adolescenti. Le Nazioni Unite e l'Organizzazione Mondiale della Sanità definiscono adolescenza l'età tra i 10 e i 19 anni. Se non volete ritrovarvi pentiti per avere sostenuto questa proposta politica, per favore chiarite".

Anche il femminismo gender critical si sta mobilitando contro questa proposta. A maggior ragione per il fatto che la Dichiarazione di ILGA è presentata come "femminista" (Feminist Declaration, vedere qui), ed è questo l'altro punto sconcertante del documento.

Mai, in nessun luogo al mondo, nessun gruppo o associazione femminista ha iscritto nelle proprie agende politiche la richiesta di abbassare l'età del consenso sessuale dei minori. Questa richiesta può piacere ai predatori sessuali, non alle femministe. L'abbassamento dell'età del consenso sessuale dei minori non può essere quindi definito un obiettivo femminista e ascritto alle femministe. Obiettivo femminista, semmai -sempre più urgente- è proteggere i corpi delle bambine e dei bambini che le donne hanno messo al mondo da abusi sessuali, farmacologici e chirurgici e dall'indottrinamento pressante da parte dei transattivisti queer che in tutto il mondo occidentale chiedono di poter entrare nelle scuole, e sempre più spesso ci entrano già comodamente, Italia compresa, per svolgere il loro lavoro di propaganda confusiva sull'identità di genere, sull'utero in affitto e su tutti gli altri temi dell'umbrella TRA.

Quindi nessuna Dichiarazione che chieda l'abbassamento del consenso sessuale dei minori può essere definita "femminista" se non abusivamente. Utilizzare il femminismo come foglia di fico per coprire e promuovere interessi maschili -in questo specifico caso, gli interessi di maschi abusanti- è una pratica inaccettabile e ormai abituale.

Anche il ddl Zan contro l'omobitransfobia (che, è bene precisarlo, non ha nulla a che vedere con questa ignobile richiesta di ILGA), ricorre alla tattica di promuoversi come femminista, definendosi "anche" contro la misoginia, senza che nessun gruppo o associazione femminista in Italia (NESSUNA) lo abbia mai richiesto e consentito. Quindi senza rispettare l'autodeterminazione delle donne.

Molte organizzazioni italiane fanno parte di ILGA. Sarebbe auspicabile che queste organizzazioni chiarissero se sostengono questo obiettivo o invece se ne prendono le distanze.

Ecco le organizzazioni italiane in ILGA (va precisato che ILGA ha recentemente chiesto l'espulsione di Arcilesbica per le sue posizioni gender critical non allineate).

  • ARCO Associazione Ricreativa Circoli omosessuali
  • Antinoo Arcigay Napoli
  • ArciLesbica
  • ArciLesbica Bologna
  • Arcigay Catania
  • Arcigay Frida Byron Ravenna
  • Arcigay Gioconda Reggio Emilia
  • Arcigay Il Cassero
  • Arcigay La Fenice
  • Arcigay Marcella di Folco Salerno
  • Arcigay Nazionale
  • Arcigay Palermo
  • Arcigay Piacenza
  • Arcigay Pisa
  • Arcigay Roma Gruppo Ora
  • Arcigay Varese LGBTI
  • Associazione Genitori di Omosessuali AGEDO
  • Associazione InformaGay
  • Associazione Omosessuale Articolo Tre di Palermo
  • Associazione Quore
  • Associazione Radicale Certi Diritti
  • Avvocatura per I diritti LGBTI - Rete Lenford
  • CUBE - Centro Universitario Bolognese di Etnosemiotica
  • Center for the Defense and Promotion of Human Rights
  • Centro Risorse LGBTI
  • Circolo di Cultura Omosessuale Mario Mieli
  • Circomassimo - Associazione gay e lesbica / Arcigay Ferrara
  • Comitato Provinciale Arcigay Bergamo Cives
  • Comitato Provinciale Matthew Shepard - Arcigay Modena
  • Comitato provinciale Arcigay Alan Mathison Turing - Arcigay Rimini
  • Comitato provinciale Arcigay CIG - Milano
  • Coordinamento Torino Pride LGBT
  • D.E.L.O.S.
  • Di Gay Project
  • Diversity
  • Excellence & Diversity by GLBT Executives
  • Famiglie Arcobaleno
  • Fondazione FUORI
  • Fondazione Genere Identità Cultura
  • Gender x
  • Human Rights Awareness
  • Intersexioni
  • Ireos - Centro Servizi Autogestito Comunita Queer
  • Lambda - Associazione Amici della Fondazione Sandro Penna
  • Lieviti - Bisessuali, Pansessuali e Queer Italiani
  • M.I.A. Arcigay Imperia
  • MIGRABO LGBTI
  • MIT Movimento Identità Trans
  • Municipality of Venice - LGBT Cultural Policies Dept.
  • Omphalos
  • PLUS Onlus
  • Rain Arcigay Caserta onlus
  • Rete Genitori Rainbow

MARINA TERRAGNI

aggiornamento 14.04.21:

si leggono in alcuni articoli di stampa internazionale dichiarazioni di vari esponenti di ILGA che smentiscono la notizia. La cosa migliore sarebbe una nota formale in cui ILGA fornisca una corretta interpretazione del testo della Dichiarazione là dove si afferma, al punto 14:

a. Eliminate all laws and policies that punish or criminalize same-sex intimacy, gender affirmation, abortion, HIV transmission non-disclosure and exposure, or that limit the exercise of bodily autonomy, including laws limiting legal capacity of adolescents


Buona parte delle notizie pubblicate da Feminist Post non le leggerai altrove. Per questo è importante sostenerci, anche con un piccolo contributo: Feminist Post è prodotto unicamente grazie a lavoro volontario di molte e non gode di alcun finanziamento.
Se pensi che il nostro lavoro possa essere utile per la tua vita, saremo grate anche del più piccolo contributo.

Puoi darci il tuo contributo cliccando qui: Patreon - Feminist Post
Potrebbe interessarti anche
5 Giugno 2023
Los Angeles: randelli queer sulle famiglie
Padri e madri che manifestavano pacificamente contro l'evento del Pride organizzato nella scuola dei loro bambini -asilo ed elementari- sono stati aggrediti fisicamente con pugni e mazze da baseball da militanti Lgbtq+ e Antifa. In California non puoi più decidere nulla sull'educazione dei tuoi figli
Le immagini che vedete vengono da Los Angeles, dove venerdì scorso un gruppo di genitori ha protestato contro un evento organizzato a scuola in occasione del Pride LGBTQ e destinato ai bambini dell’asilo e delle elementari. Un gruppo di estremisti di sinistra sono sopraggiunti a disturbare la manifestazione e hanno aggredito i genitori con mazze da baseball e pugni, dando inizio a una rissa violenta che è finita solo dopo l’intervento della polizia. Alla vigilia dell’"assemblea PRIDE" organizzata alla Saticoy […]
Leggi ora
4 Giugno 2023
SI' ALLA LEGGE ITALIANA SULL'UTERO IN AFFITTO REATO UNIVERSALE: L'APPELLO DI TUTTE LE MAGGIORI RETI ABOLIZIONISTE MONDIALI
CIAMS, STOP SURROGACY NOW, FINRRAGE, LA JAPAN COALITION e altre associazioni. E insieme a loro figure eminenti del femminismo internazionale come SYLVIANE AGACINSKI, GENA COREA e PHYLLIS CHESLER. Che unitamente a noi chiedono ai parlamentari italiani di approvare la legge che il prossimo 19 giugno approderà alla Camera
Rete per l'Inviolabilità del Corpo Femminile, Radfem Italia, FINAARGIT (Rete femminista internazionale contro ogni riproduzione artificiale, ideologia gender e transumanesimo) condividono da sempre l'obiettivo dell'abolizione universale dell'utero in affitto. Insieme sosteniamo la proposta di legge sulla maternità surrogata che il prossimo 19 giugno andrà in discussione alla Camera, che estende la punibilità della pratica anche qualora realizzata in uno Stato estero e che costituisce un deciso passo avanti in direzione dell'abolizione universale, offrendo -qualora approvata- un modello per altre legislazioni […]
Leggi ora
30 Maggio 2023
Spagna: anche il sesso woke tra le ragioni della fine di Podemos
Ley Trans. Legge “solo sì è sì” che ha ridotto le pene ai criminali sessuali. E ora anche un Manifesto per l’educazione sessuale per tutt* che mette a rischio la sicurezza di bambine e bambini. Lo spirito è sempre lo stesso: una sessualità queer promossa dalla ministra uscente Irene Montero. Che però a quanto pare elettrici ed elettori non gradiscono. Un’analisi della docente Juana Gallego, femminista colpita dalla cancel culture
Alle elezioni amministrative di ieri in Spagna la sinistra ha rovinosamente perso -come in Italia, del resto. In particolare si è registrata la bruciante sconfitta di Podemos che in molte regioni arriva quasi a estinguersi. Nelle analisi sul voto spagnolo forse non si dà sufficiente rilievo a due leggi-manifesto di Podemos, e in particolare della ministra transfemminista Irene Montero: la legge “Solo sì è sì”, che ha ridotto le pene per i crimini sessuali, e la Ley Trans, che ha […]
Leggi ora
26 Maggio 2023
Stavolta sì: sulla pelle dei bambini
Contro la sentenza della Corte di Cassazione, che impedisce la trascrizione integrale degli atti di nascita dei bambini nati da utero in affitto ammettendo che solo il genitore biologico venga nominato e indicando per il suo compagno/a la stepchild adoption, a Milano alcune coppie di uomini starebbero intraprendendo una nuova forma di resistenza: non registrare nemmeno il genitore biologico -o entrambi o nessuno- lasciando il figlio in un limbo amministrativo in cui, in questo caso sì, resterebbe privo dei più elementari diritti, dal pediatra alla scuola
Dopo che la Prefettura di Milano, in applicazione di una sentenza della Corte di Cassazione, ha bloccato le trascrizioni degli atti integrali di nascita dei bambini nati per iniziativa di coppie dello stesso sesso -indicando come strada la trascrizione del solo genitore biologico e per il suo compagno/a la stepchild adoption, ovvero l'adozione in casi particolari, perfettamente legittimante- al comune di Milano si starebbe verificando questo, secondo quanto riportato dalla vicepresidente PD del Consiglio Comunale, Roberta Osculati: le coppie di […]
Leggi ora
15 Maggio 2023
Jama: quando gli uomini partoriscono
In un incredibile studio di recente pubblicazione la rivista dell’American Medical Association, tra le più importanti del settore, prova a dare fondamento scientifico all’idea che il parto non sia un’esperienza solo femminile. Perché se fosse esclusiva sarebbe anche escludente. Un’operazione sul linguaggio in colluttazione con la realtà
Come si sa ci sono parole che non si possono più utilizzare soprattutto nei documenti e negli studi scientifici internazionali. In cima all'elenco delle parole tabuizzate tutti i termini che hanno a che vedere con la differenza femminile intesa come possibilità esclusiva di mettere al mondo esseri umani, e dunque: "donna" -se biologicamente intesa e non aperta a definire persone non nate donne-, "madre" e "materno", "seno", con riferimento all'allattamento e così via. L'operazione sul linguaggio ha l'obiettivo di qualificare […]
Leggi ora
13 Maggio 2023
Nelle norme contro la violenza sulle donne si parli di sesso e non di "identità di genere": lettera aperta al Parlamento Europeo
La violenza contro le donne non si potrà contrastare se i testi di leggi e trattati non faranno chiaramente riferimento al sesso e non al “genere”. Ci uniamo a gruppi femministi e gender critical in un appello ai parlamentari europei che si esprimeranno sulla proposta antiviolenza della Commissione: scrivete chiaramente nel testo che le donne e le ragazze sono le persone di sesso femminile e non lasciate alcuno spiraglio alla gender ideology
Anche noi abbiamo sottoscritto la lettera alla Commissione europea sulla lotta alla violenza contro le donne e agli abusi domestici redatta da WORIADS, coalizione di cittadine-i gender critical che ha l’obbiettivo di informare e sensibilizzare le istituzioni europee sui pericoli dell’identità di genere. La lettera chiede che le norme europee sulla violenza contro le donne riconoscano chiaramente la categoria del sesso biologico. Riportiamo a seguire il testo completo che sarà inviato ai membri del Parlamento Europeo che si esprimeranno sulla […]
Leggi ora