Guardando Grillo sbraitare in video non mi sono stupita più di tanto.
Non è strano, anzi è piuttosto normale che un uomo di quella generazione e di quella cultura pensi che 4 ragazzi che (se le cose sono andate come si legge dappertutto) versano mezzo litro di vodka in bocca a una ragazza e poi la usano ripetutamente a turno in realtà siano dei "coglioni" che "si stanno divertendo". E che lei, visto che il giorno dopo è andata a fare surf, si stava divertendo insieme a loro.
Per un uomo in generale ma soprattutto per un uomo di quella generazione e di quella cultura è difficile capire come può essersi sentita, la mattina dopo, una ragazza a cui è capitata una cosa del genere. Quella specie di tanatosi fisica e psicologica che ti prende quando ti ritrovi in una situazione così. Il fatto che il dolore e l'umiliazione ci mettano un po', per un comprensibile meccanismo di autoprotezione, a manifestarsi e a travolgerti, a farti capire che i tuoi amici hanno abusato di te, se c'è stato abuso, che quella che hai subito è stata una violenza, se c'è stata violenza. Tant'è che la legge ti lascia un bel po' di tempo per deciderti a denunciare.
E che se decidi di denunciare, infilandoti nel terribile tritacarne che è un processo per stupro (oggi non meno di ieri) sapendo bene che sarai costretta a subire le più intollerabili domande da parte della difesa, che verrai interrogata con insistenza alla ricerca di dettagli -com'eri vestita, che mutande portavi, come mai in quel frame dei filmato c'è un mezzo sorriso, cose così- che possano dimostrare che eri consenziente e che pure tu ti "divertivi"... be', se decidi di infilarti in quella macchina infernale è perché il senso di avere subito una violenza e il desiderio di giustizia sono più forti di tutto, più della paura, della vergogna e perfino del senso di colpa (c'è anche quello).
Sia fatto un processo giusto, i fatti vengano accertati, si evitino i tribunali mediatici e gli anticipi di condanna, nessun dubbio. Ma più ancora che un padre sconvolto da quello che sta capitando al figlio, ripeto: in Grillo ho visto semplicemente un uomo di quella generazione e di quella cultura, per il quale è impensabile che la vita di un ragazzo possa essere rovinata da una scopata. E non posso non domandarmi se un uomo così, che è e resta a tutti gli effetti il leader indiscusso di un partito di governo, sia adatto a essere il leader indiscusso di un partito di governo, visto che le governate e i governati siamo noi.