La Svezia frena sulle transizioni dei minori Sono proprio i Paesi pionieri del trattamento ormonale di bambine/i con disforia (dal Grande Nord all'Australia) a ingranare una decisa marcia indietro, indicando come primo approccio la terapia psicologica, e i farmaci solo in casi eccezionali. Anche il servizio sanitario inglese chiede di ripensare radicalmente i protocolli. Mancano studi per potere affermare che nel caso delle "cure" farmacologiche i benefici siano superiori ai danni. Ma in Italia i bloccanti della pubertà continuano a essere prescritti
Gran Bretagna, Australia, Texas, Iowa e altri stati USA, e ora la Svezia: i Paesi pionieri della transizione delle/dei minori, trattati con bloccanti della pubertà prima dello sviluppo, frenano bruscamente e indicano le terapie psicologiche e psichiatriche come primo approccio alla disforia di bambine e bambini. In Italia invece il ricorso ai puberty blocker non si ferma, e mancano del tutto i dati sul numero dei minori e sui protocolli applicati. La decisione della Svezia, anticipata da quella del Karolinska […]