"Volevo solo dare un nome alle cose": l'autocoscienza di una ragazza immigrata in cerca della propria libertà Un testo molto intenso. E' la messa in comune per iscritto del lavoro di autocoscienza che A., ragazza ventenne nativa peruviana e immigrata in Italia, sta facendo su di sé per elaborare la fatica e il dolore di essere cresciuta nel contesto fortemente patriarcale della sua famiglia di origine. L'intento di A. è liberarsi dell'autosessismo, riconoscendo nella madre una "sorella" vittima delle stesse violenze che lei ha subito, perdonandola per la sua apparente "complicità" e per la sua silenziosa accettazione […]