Tag: Corte di Cassazione

26 Maggio 2023
Stavolta sì: sulla pelle dei bambini
Contro la sentenza della Corte di Cassazione, che impedisce la trascrizione integrale degli atti di nascita dei bambini nati da utero in affitto ammettendo che solo il genitore biologico venga nominato e indicando per il suo compagno/a la stepchild adoption, a Milano alcune coppie di uomini starebbero intraprendendo una nuova forma di resistenza: non registrare nemmeno il genitore biologico -o entrambi o nessuno- lasciando il figlio in un limbo amministrativo in cui, in questo caso sì, resterebbe privo dei più elementari diritti, dal pediatra alla scuola
Dopo che la Prefettura di Milano, in applicazione di una sentenza della Corte di Cassazione, ha bloccato le trascrizioni degli atti integrali di nascita dei bambini nati per iniziativa di coppie dello stesso sesso -indicando come strada la trascrizione del solo genitore biologico e per il suo compagno/a la stepchild adoption, ovvero l'adozione in casi particolari, perfettamente legittimante- al comune di Milano si starebbe verificando questo, secondo quanto riportato dalla vicepresidente PD del Consiglio Comunale, Roberta Osculati: le coppie di […]
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24 Marzo 2022
Cassazione: status di rifugiata una vittima di tratta
Ribaltate le sentenze precedenti che attribuivano alla donna prostituita un tacito consenso: che va escluso, quando c'è violenza fisica e psicologica. Pur se tradotto nel linguaggio neutro del diritto, il lavoro delle donne apre dei varchi
La sentenza 676/2022 della Cassazione ha riconosciuto lo status di rifugiata a una donna vittima di tratta (e prostituita). Nel terzo grado di giudizio è stato ribaltato l’impianto delle sentenze precedenti che attribuivano alla donna un consenso tacito all’esercizio della prostituzione, quindi l’inesistenza di quello stato di necessità che prelude alla concessione dello status di rifugiata (temporaneo, va sottolineato). Si dice infatti che il consenso non può essere considerato tale in una condizione di violenza fisica e psicologica insita nelle […]
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11 Dicembre 2021
Lettera aperta al Sindaco di Milano e alla sua Giunta: ecco perché i "due padri" non vanno trascritti
La trascrizione degli atti di nascita di bambini nati da utero in affitto aggira il divieto della pratica, fa prevalere un interesse privato -basato su un contratto commerciale- sull'interesse pubblico, e autorizza il padre a mentire in modo palese sullo status filiationis -se lo facesse una madre verrebbe perseguita per falso in atto pubblico-. Siamo quindi disuguali davanti alla legge in violazione dell'articolo 3 della Costituzione?
IN MERITO ALLE RECENTI SENTENZE DEL TRIBUNALE DI MILANO CHE INGIUNGONO LA TRASCRIZIONE DI ATTI DI NASCITA REALIZZATI ALL'ESTERO RIGUARDANTI BAMBINI NATI DA UTERO IN AFFITTO PER VOLONTA' DI COPPIE DI UOMINI AL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA ALLA GIUNTA DI MILANO e p.c. A ELENA LATTUADA, DELEGATA PARI OPPORTUNITA' DEL SINDACO premesso che Il ricorso a utero in affitto o maternità surrogata è reato in quasi tutto il mondo: la pratica è infatti ammessa solo in una ventina di […]
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8 Novembre 2021
Trascrivere all'anagrafe "due padri" viola la Costituzione
In particolare viola l'articolo 3 che ci vuole uguali davanti alla legge. Alla coppia di uomini sarebbe infatti consentito mentire sullo status filiationis del bambino, cosa che non è mai permessa a una madre, sempre tenuta a dichiarare la verità sulla paternità del proprio figlio. In caso diverso, verrebbe sanzionata. Inaccettabile
Il Tribunale di Milano ha ordinato al Comune di trascrivere integralmente l’atto di nascita con "due padri" di un bambino nato negli Stati Uniti da utero affittato e ovocita acquistato. Dalla primavera del 2019 il Comune aveva sospeso le trascrizioni di questi atti di nascita, limitandosi alla trascrizione del solo padre biologico. Qualche mese dopo una sentenza della Corte di Cassazione aveva confortato questa decisione, indicando la strada dell'adozione cosiddetta "in casi particolari" per il partner del padre biologico. Successivamente un'altra […]
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10 Marzo 2021
Corte Costituzionale: serve una legge per i figli arcobaleno. Ma l'utero in affitto resta un grave reato
Due sentenze della Corte Costituzionale -emesse il 28 gennaio, motivazioni rese note nelle ultime ore- invitano i legislatori italiani a individuare dispositivi che in nome del "superiore interesse del minore" consentano ai cosiddetti "genitori intenzionali", compresi i committenti di utero in affitto, di essere riconosciuti come genitori a tutti gli effetti anche in assenza di legami biologici e anche se hanno commesso un reato. Pur respingendo come "inammissibili" le questioni poste dalla prima sezione della Cassazione riguardo a due casi […]
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29 Gennaio 2021
Corte Costituzionale: serve una legge sul riconoscimento dei nati da utero in affitto
Con la sentenza anticipata ieri, la Corte Costituzionale ha invitato il Parlamento del nostro Paese a legiferare sulla questione del riconoscimento dei bambini nati da utero in affitto, ritenendo che "fermo restando il divieto penalmente sanzionato di maternità surrogata, l’attuale quadro giuridico non assicuri piena tutela agli interessi del bambino nato con questa tecnica»: è quanto anticipato dall'ufficio stampa della Corte in attesa del deposito. In breve: l’ordinanza -la n. 8325/ 2020- della Corte di Cassazione aveva posto alla Corte […]
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31 Dicembre 2020
Utero in affitto e "due padri": la nostra lettera alla Corte Costituzionale, che si pronuncerà il 27 gennaio
Con un'ordinanza -la n. 8325/ 2020- la Corte di Cassazione richiede nuovamente alla Corte Costituzionale che una bambina-o nata-o da utero in affitto possa essere iscritta-o all'anagrafe come figlia-o di due padri, il padre "biologico" e l'altro definito padre "intenzionale". La Cassazione a Sezioni Unite si era già chiaramente pronunciata contro questa possibilità, ma sorprendentemente la Prima Sezione ha inteso riaprire la questione e ora si attende il pronunciamento della Corte Costituzionale, previsto per il 27 gennaio. Corte alla quale noi […]
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