Tag: beppe sala

14 Marzo 2023
Il prefetto al sindaco Sala: stop alle registrazioni dei figli di coppie dello stesso sesso
La decisione rende quelle bambine e quei bambini più uguali e non diseguali come si legge oggi in molti commenti ideologici. A cominciare dall’uguale diritto alle verità sulle proprie origini sancito da tutte le convenzioni internazionali. E all’attribuzione degli stessi diritti di cittadinanza riconosciuti a ogni nuovo nato: ecco perché
Il prefetto di Milano ha ingiunto al sindaco Beppe Sala di bloccare le trascrizioni degli atti di nascita di bambini nati per iniziativa di coppie dello stesso sesso. Per esempio, non potranno più essere trascritti integralmente gli atti di nascita realizzati all'estero -in Ucraina, Canada, California etc- da utero in affitto, fatto che vale anche per le coppie eterosessuali che abbiano intrapreso questa pratica. Noi femministe radicali ci eravamo rivolte al prefetto perché ingiungesse al sindaco Sala di rispettare la […]
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31 Dicembre 2022
Nuovo NO della Cassazione alla registrazione dei "due padri" da utero in affitto
Per la seconda volta la Corte Suprema ribadisce: quegli atti di nascita formati all’estero non possono essere registrati dalle anagrafi italiane. Per il/la partner del padre biologico la strada è solo l’adozione. La maternità surrogata resta un elevato disvalore e viola la dignità della donna. Il sindaco Sala smetta subito di trascriverli, come richiesto nel nostro esposto
Le sentenze vanno lette con attenzione perché il diavolo, per così dire, si nasconde nei dettagli. Ma nessun dubbio sul fatto che la Cassazione a Sezioni Unite con la sentenza 38162 depositata ieri torna a respingere la richiesta di registrazione integrale e automatica degli atti di nascita dei bambini nati all'estero da utero in affitto, consentendo all'anagrafe unicamente l'indicazione del genitore biologico. La domanda era molto semplice. In breve: l'atto di nascita realizzato in Canada di un bambino nato da […]
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21 Dicembre 2022
Un esposto contro Beppe Sala
Il sindaco di Milano ha deciso unilateralmente di registrare gli atti di nascita dei figli "di coppie omogenitoriali", compresi i nati da utero in affitto, pratica che in Italia è un reato e che anche l'Europa stigmatizza come sfruttamento. Di fronte al rifiuto di ogni confronto politico la Rete per l'Inviolabilità del Corpo Femminile si rivolge alla magistratura perché valuti un'eventuale violazione della legge: l'anagrafe, infatti, è di stretta competenza dello Stato centrale
Lo scorso 2 luglio 2022 in occasione del Gay Pride il sindaco di Milano Beppe Sala annunciava pubblicamente dal palco della manifestazione di avere “da ieri riattivato il riconoscimento dei figli nati in Italia da coppie omogenitoriali. È con grande gioia che ho firmato ieri io personalmente nel mio ufficio” aggiungendo che “Milano vuole essere la capitale dei diritti e dei doveri!”. La pratica dell’utero in affitto -o gestazione per altri- non può essere a nessun titolo considerata un diritto. […]
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5 Luglio 2022
Il "regalo" del sindaco Beppe Sala al Pride
D'ora in poi a Milano verranno registrati in automatico gli atti di nascita dei figli di "coppie omogenitoriali", compresi quelli nati da utero in affitto. Anche se la legge e successive sentenze condannano fermamente la pratica e indicano la strada dell'adozione per il genitore "intenzionale". Ma l'anagrafe è di competenza dello Stato, e non delle amministrazioni locali. E i milanesi non sono mai stati interpellati a riguardo: tutte le criticità di una decisione unilaterale e molto glam che potrebbe presentare anche profili di incostituzionalità
“Abbiamo riavviato il riconoscimento dei figli nati in Italia da coppie omogenitoriali”: le parole con cui il sindaco Beppe Sala ha annunciato il suo personale “regalo” al Pride hanno inizialmente ingenerato qualche confusione. Infatti i figli nati “in Italia” per iniziativa -e giocoforza non “da”- coppie omogenitoriali sono solo i figli di donne unite con altre donne. I figli delle coppie di uomini nascono in Canada, in California o in altre nazioni mete di turismo procreativo, ma in Italia no […]
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27 Giugno 2021
Ddl Zan: la spallata di Beppe Sala
Il sindaco "candida" Milano come punta di diamante nella lotta per l'approvazione per il ddl Zan. Che conferma di avere al suo centro cancellazione del sesso e libera scelta del genere
Ieri a Milano il più "politico" dei Pride: di qui la "spallata", come è stato detto, per l'approvazione della legge Zan. Ecco alcune delle cose più significative dette dal palco della manifestazione. Alessandro Zan: "Chi critica la legge non l'ha mai letta. Non possiamo mediare sulla carne viva delle persone. Togliere un pezzo della legge può avere ricadute pesantissime. Togliere identità di genere significa abbandonare le persone trans. Se si toglie non chiamatela più legge Zan". In verità forse nessun […]
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