CHIUDE TAVISTOCK, CLINICA DELLE TRANSIZIONI PER MINORI: L’APPROCCIO "AFFERMATIVO" (FARMACI E CHIRURGIA) E' PERICOLOSO PER LE/I GIOVANI PAZIENTI
La notizia è clamorosa: il servizio sanitario nazionale britannico (NHS) ha ordinato la chiusura della clinica di genere Tavistock & Portman per non aver saputo garantire la sicurezza dei piccoli pazienti, per la maggior parte ragazze (articolo integrale qui). La clinica è stata accusata da più parti di avere avviato frettolosamente molte minori, buona parte delle quali affette di disturbi dello spettro autistico, a ormoni e operazioni chirurgiche di "transizione" che hanno alterato per sempre i loro corpi e la loro vita.
La decisione arriva immediatamente dopo la pubblicazione di alcune linee guida (qui il testo completo) per il trattamento di minori con disforia di genere compilate dalla pediatra Hilary Cass, alla guida di un’inchiesta indipendente commissionata dal Ministro della Salute britannico Sajid Javid (della vicenda abbiamo scritto qui).
La clinica Tavistock, affiliata al servizio sanitario nazionale, sarà sostituita da centri regionali presso ospedali pediatrici già esistenti, che offriranno un'assistenza più “olistica” con “forti collegamenti con i servizi di salute mentale” (cioè con una prevalenza delle terapie psicologiche su quelle farmacologiche).
La Tavistock, la clinica di genere più importante del Regno Unito, era da tempo nell’occhio del ciclone, in particolare dopo la causa legale intentata e vinta da Keira Bell, spinta a prendere ormoni a 16 anni e ora figura-simbolo delle detransitioner (qui la sua storia, e il verdetto finale).
Nel grande scandalo di mala sanità della clinica Tavistock è coinvolto anche un medico italiano, lo psichiatra Domenico Di Ceglie, promotore del cosiddetto “modello affermativo” anche per i giovanissimi seppure tra mille contraddizioni, come spiegato in questo exposé.
La chiusura della Tavistock, riferimento mondiale per il transificio di bambine e bambini, è il giro di boa definitivo. Improrogabile anche in Italia un'inchiesta che chiarisca quante/i minori sono sottoposti a trattamenti farmacologici, sulla base di quali protocolli e con quali risultati.
ALLISON BAILEY VINCE AL TRIBUNALE DEL LAVORO: FU DISCRIMINATA PER OPINIONI GENDER CRITICAL SU SPINTA DI STONEWALL
Dopo la recente vittoria di Maya Forstater (di cui vi abbiamo raccontato qui), anche l’avvocata penalista Allison Bailey ha vinto la causa per discriminazione al tribunale del lavoro.
Bailey, la cui causa è stata sostenuta da JK Rowling e da moltissime persone comuni che hanno donato alla sua campagna di crowdfounding, aveva fatto causa al suo datore di lavoro, Garden Court Chambers, e a Stonewall, l'organizzazione LGBTQ che Garden Court Chambers pagava per consigli su come diventare "un luogo di lavoro più inclusivo". Come Maya Forstater, anche Allison Bailey era stata finita sotto accusa per dei tweet: in questi Bailey, parlava del “soffitto di cotone” –ovvero il fenomeno di uomini che si identificano “come donne” e cercano di forzare donne lesbiche ad avere relazioni sessuali con loro– e lamentava il fatto che Stonewall, una delle organizzazioni storiche per i diritti degli omosessuali in Gran Bretagna, si fosse ridotta a intimidire le donne lesbiche in nome dell'attivismo pro-identità di genere.
Lo studio legale Garden Court Chambers aveva dichiarato pubblicamente che l’avvocata Bailey, tra i fondatori della charity per i diritti degli omosessuali LGB Alliance, sarebbe stata “sotto inchiesta” in seguito a un reclamo di Stonewall.
Il tribunale del lavoro di Central London ha stabilito che si trattò di discriminazione da parte di Garden Court Chambers, condannato a pagare a Bailey un risarcimento danni, inclusi danni aggravati.
L’organizzazione Stonewall, accusata da Bailey insieme al proprio datore di lavoro, non è stata condannata dal tribunale del lavoro. Ma esce da questo verdetto con la reputazione gravemente danneggiata, in quanto il tribunale ha condannato il datore di lavoro di Bailey a pagare un risarcimento danni proprio per avere seguito i consigli di Stonewall.
Il Times riporta la notizia in prima pagina, con una foto di Rowling e Bailey. Qui l'articolo integrale, e qui il testo del comunicato stampa rilasciato dall’avvocata Bailey.
Maria Celeste