Spagna: la Ley Trans al centro della campagna elettorale

La popolare Isabel Dìaz Ayuso, neopresidente della regione di Madrid, promette che un eventuale governo di centrodestra cambierà la contestatissima Ley Trans approvata dal governo Sanchez che ha introdotto la liberissima identità di genere. In difesa della Costituzione e soprattutto dei diritti delle donne e dei bambini oltre che della libertà di opinione. Tema decisivo in vista delle elezioni politiche il prossimo 23 luglio
Condividi questo articolo

Anche in Spagna i temi della biopolitica sono diventati temi di primaria importanza e stanno giocando un ruolo decisivo in campagna elettorale.

In vista delle elezioni politiche del 23 luglio si discute già di cambiare le leggi sull’identità di genere, a meno di 6 mesi dall’approvazione della Ley Trans voluta dall'ex-ministra Irene Montero di Podemos, formazione politica quasi estinta alle ultime elezioni amministrative.

La prima a parlarne è stata la neoeletta presidente della Regione di Madrid, Isabel Díaz Ayuso del Partito Popolare (il principale partito di centro-destra spagnolo), che ha affermato di voler riformare la legge regionale sull’autodeterminazione di genere nel suo discorso di investitura. Una mossa che cavalca lo scontento generale sull’autodeterminazione di genere (self ID) ovvero la possibilità di cambiare liberamente il proprio sesso sui documenti con una semplice autodichiarazione, senza alcuna diagnosi medica.

L’infiltrazione dell’ideologia dell’identità di genere nella legislazione spagnola era cominciata sotto tono, a livello di leggi regionali, per poi culminare con l’assurda Ley Trans statale che prevede la libera autodeterminazione di genere a partire dai 14 anni (dai 12 ai 14 ci vuole la sentenza di un giudice) e la facoltà di cambiare nome (transizione sociale) a partire dai 12 anni.

La legge di Irene Montero concede anche la possibilità cambiare idea e tornare al sesso di origine dopo 6 mesi, clausola che potrebbe permettere agli uomini di identificarsi come donne per sfuggire alla giustizia, in particolare nei casi di violenza domestica. Inoltre vieta le cosiddette “terapie di conversione” -impedendo ai terapeuti di aiutare soprattutto i minori con terapie psicologiche e spingendo invece verso una frettolosa medicalizzazione.

Infine, la Ley Trans apre l’accesso alla procreazione medicalmente assistita alle “persone transessuali anche single”, prevede la registrazione automatica dei figli di coppie omogenitoriali senza passare per l’adozione e cancella la parola “madre” per sostituirla con “coniuge gestante”.

Una legge ideologica fino al delirio non può reggere con una diversa maggioranza, e la riforma di una legge regionale come quella prospettata dalla governatrice della Regione di Madrid rappresenta un primo passo verso un radicale ripensamento della questione identità di genere, che verosimilmente porterà infine a un’abrogazione o riforma della Ley Trans nazionale.

A seguire, un ampio stralcio del discorso di investitura di Isabel Díaz Ayuso tratto da El Diario.

Maria Celeste


La presidente della Regione di Madrid, Isabel Díaz Ayuso, si è impegnata questo mercoledì durante il dibattito di investitura a riformare la legge regionale sui trans, impegno preso con Vox nella scorsa legislatura e che ora ha annunciato di voler realizzare con la sua maggioranza assoluta. "Nessuno sarà lasciato senza i suoi legittimi diritti, ma non si farà nemmeno ingegneria sociale a spese di alcuno" ha assicurato Ayuso durante il suo discorso di investitura.

"Dobbiamo continuare a fare in modo efficace ciò che la Regione di Madrid ha sperimentato per prima: proteggere le persone transgender. Ma garantendo sempre la qualità della legislazione; la costituzionalità di tutti gli articoli di legge; le pari opportunità per le donne nello sport e in tutti gli ambiti della vita; la protezione dei minori; la libertà educativa e accademica; la certezza del diritto" ha elencato. E ha continuato "e anche la presunzione di innocenza, la libertà di stampa e la non criminalizzazione dell'intervento degli operatori sanitari" (si riferisce qui alla punibilità dei terapeuti che intraprendano percorsi psicologici con persone affette da disforia, sanzione introdotta dalla Ley Trans, ndr)

Traduzione di @Fede_RRe

Articolo integrale qui


Buona parte delle notizie pubblicate da Feminist Post non le leggerai altrove. Per questo è importante sostenerci, anche con un piccolo contributo: Feminist Post è prodotto unicamente grazie a lavoro volontario di molte e non gode di alcun finanziamento.
Se pensi che il nostro lavoro possa essere utile per la tua vita, saremo grate anche del più piccolo contributo.

Puoi darci il tuo contributo cliccando qui: Patreon - Feminist Post
Potrebbe interessarti anche
20 Settembre 2023
UK, non si può più dire "donna" o "madre": le disposizioni woke del General Medical Council
Decisione di inaudita violenza del registro dei medici britannici: la parola donna va cancellata a ogni livello. Non può essere nominata nemmeno quando si parla di maternità, di parto, di allattamento, di menopausa. Perfino il 999, numero delle emergenze, non può più chiedere di che sesso è la persona che chiede aiuto. I woke sanno benissimo che il corpo femminile è il principale ostacolo al progetto transumano. E vogliono cancellarlo perfino nel linguaggio
Continua a succedere: le donne e le madri vanno cancellate anche dal vocabolario, a ogni livello. Non si arrendono perché il simbolico materno è l'ostacolo più resistente al progetto transumano. Non ci arrenderemo neanche noi. Se lo scordino Il General Medical Council -ente pubblico che conserva il registro ufficiale dei medici nel Regno Unito- ha sostituito la parola "madre" con termini neutri nella sua guida alla maternità per il personale. La guida aggiornata per le dipendenti che rimangono incinte omette […]
Leggi ora
11 Settembre 2023
Uteri femminili in corpi maschili
Il sogno invidioso di sempre -poter fare figli senza le donne, cancellare le madri, insomma il Graal- è sempre più vicino a realizzarsi: nel giro di 5-10 anni anche le persone trans MtF, biologicamente uomini, potranno ricevere un trapianto di utero e condurre una gestazione. Desiderio-diritto “inclusivo” che migliorerebbe la qualità della loro vita e attenuerebbe i sintomi della disforia. Mentre la vita e la salute di bambine e bambini nati da queste pratiche non preoccupano i bioetici
Euronews dà conto dei rapidi progressi della ricerca sul fronte del trapianto di utero, con particolare riferimento alla richiesta delle persone trans MtF il cui corpo resta biologicamente maschile, mentre le persone FtM, se conservano il loro apparto genitale femminile, possono intraprendere una gravidanza come qualunque altra donna: i "padri incinti" di cui la stampa mainstream ama dare notizia non sono altro che donne che si autoidentificano come uomini. Nell'articolo, che qui traduciamo, le donne vengono definite donne cis-, suffisso […]
Leggi ora
7 Settembre 2023
Appello alla FDA: basta tacere sui farmaci che bloccano la pubertà
Una petizione chiede all’ente americano del farmaco -che non ha mai autorizzato l’uso off label di queste sostanze per bambine e bambini con disforia- di contrastare la disinformazione che propaganda questi trattamenti come efficaci e sicuri e di pretendere studi che lo dimostrino.Tra il 207 e il 2021 il numero dei minori trattati è più che raddoppiato e l’FDA non può più fingere di non vedere
Nel suo sito Gender Clinic News Bernard Lane dà notizia di un importante petizione rivolta alla FDA (Food and Drug Administration, ente regolatore dei farmaci negli Stati Uniti) perché intraprenda un'azione urgente sull'uso non approvato (off label) di farmaci soppressori ormonali per bloccare la pubertà di bambine e bambini che si identificano come transgender. Sebbene quest'uso non sia mai stato approvato dalla FDA, non è possibile che l'ente ignori il possibile danno per i minori che vengono sottoposti a questi […]
Leggi ora
29 Agosto 2023
Grecia, traffico di uteri e di bambini: neonati "sequestrati", coppie bloccate in attesa
Arrestata l’equipe del Mediterranean Fertility Institute di Creta per sospetto mercato di esseri umani e di gameti, frode e falsificazione. Molte decine di donne povere dell’Europa dell’Est convinte a lasciarsi sfruttare per fornire bambini ai committenti in gran parte australiani
Il Mediterranean Fertility Institute, clinica della maternità surrogata di Creta, è stata perquisita dalla polizia per sospetto traffico di esseri umani e frode e l'intera equipe medica è stata arrestata e condotta in carcere con l'accusa di traffico di bambini. Secondo la polizia greca un gruppo di trafficanti avrebbe cooptato 160 donne povere -ucraine, rumene, moldave, albanesi e georgiane- convincendole a fornire ovociti e a prestarsi come uteri in affitto per poche decine di euro al mese, alloggiandole in modo […]
Leggi ora
15 Agosto 2023
Danimarca: basta ormoni ai bambini! Lo dicono perfino i trans
Dopo Uk, Svezia, Finlandia, Norvegia e Olanda anche la Danimarca dice stop ai bloccanti della pubertà per ragazze-i non conformi al genere: quei farmaci sono sperimentali e non ci sono prove scientifiche che funzionino. Ma qui l’iniziativa del governo è sostenuta da importanti associazioni LGBT: è la prima volta che succede. E in Italia? Non si riesce nemmeno a sapere quanti sono i minori trattati
Anche la Danimarca fa marcia indietro sui bloccanti della pubertà a bambine/i confusi sul loro sesso: il sistema sanitario danese d’ora in poi offrirà terapie psicologiche e non più farmaci alle/agli adolescenti che non abbiano segnalato disagio nel loro sesso di nascita fin dall’infanzia. Lo ha annunciato la ministra della salute Sophie Løhde nel corso di un dibattito parlamentare che ha bocciato la proposta di vietare totalmente la transizione di genere ai minori presentata dal partito populista Nye Borgerlige (Nuova […]
Leggi ora
9 Agosto 2023
Spagna: detenuta incinta di compagno di cella trans
L’uomo -corpo maschile intatto e nessuna terapia ormonale- aveva chiesto e ottenuto di essere spostato nel carcere femminile di Alicante perché si “autopercepiva” donna (self-id). La gravidanza di una compagna di cella è il risultato. E la nuova Ley Trans, in vigore dal dicembre 2022, renderà più facili e frequenti questi trasferimenti
Nel Centro Penitenziario di Alicante Cumplimiento, noto come carcere di Fontcalent, un detenuto che si identifica come donna ha messo incinta una compagna di cella. Secondo il racconto confermato da diverse fonti penitenziarie, il detenuto stava scontando da diversi anni una pena nel modulo maschile del carcere, ma durante la sua permanenza ha iniziato a identificarsi come donna. Sui documenti continua a comparire come uomo e non si è mai sottoposto a trattamenti ormonali né tanto meno a interventi chirurgici. […]
Leggi ora