Per le persone transessuali il self-id è un disastro: parla Debbie Hayton

Tra le più famose trans inglesi, la giornalista attacca il progetto di legge promosso dal governo scozzese. Ribadisce che anche per le persone T, non solo per le donne, questa innovazione sarebbe sconsiderata. E si schiera dalla parte di JK Rowling
Condividi questo articolo

Per le persone transessuali come me, il progetto di legge del governo scozzese per riformare il Gender Recognition Act è un disastro. Se venisse approvato senza alcuna modifica, il progetto di legge introdurrebbe il "self-id" (auto-identificazione), spazzando via i controlli e gli accertamenti che rendono il processo di modifica del proprio sesso attendibile agli occhi dell'opinione pubblica. 

Questo non è un dettaglio amministrativo trascurabile: permettere a qualsiasi uomo di definirsi effettivamente donna solo perché lo desidera, è un affronto alla sicurezza e alla dignità delle donne. Le donne non avrebbero altra scelta se non quella di introdurre misure per conto proprio se volessero proteggere i loro spazi, gruppi e associazioni.

Nel frattempo la vita delle persone transessuali diventerebbe molto più difficile.

Nonostante ciò, sia Nicola Sturgeon che Shona Robison - il ministro incaricato di presentare il progetto di legge a Holyrood - continuano a nascondere la testa sotto la sabbia. Una donna che è in grado di vedere questa proposta per quello che è, tuttavia, è JK Rowling. In quanto vittima di abusi, sa bene come possono essere gli uomini:
"La legge che Nicola Sturgeon" ha detto "sta cercando di far passare in Scozia danneggerà le donne più vulnerabili della società - quelle che cercano aiuto dopo una violenza maschile/stupro e le donne detenute. Le statistiche mostrano che le donne detenute hanno maggiori probabilità di essere state già precedentemente abusate".

Per le persone transessuali il self-id è un disastro: parla Debbie Hayton
Omaggio street art a JK Rowling


Si è scritto molto riguardo all'obbrobrio che la Rowling ha subito per aver osato contribuire al dibattito su sesso e genere. Ma è stato detto molto meno sul sostegno che riceve dalle donne comuni che la vedono come un'eroina per aver parlato di sesso e genere di fronte a così tanti abusi. Da tutto il mondo sono arrivate numerose risposte di gratitudine. Ma ancora una volta, la Rowling è stata ugualmente - ed inevitabilmente - presa di mira per le sue opinioni mainstream.


Dunque, cosa c'è di così problematico in questa proposta avanzata dal governo scozzese? Non è semplice stabilire da dove iniziare. Il progetto di legge eliminerebbe il requisito medico e la procedura della commissione per cambiare il proprio genere, permettendo così alle persone trans di auto-identificarsi. Sarebbero tenuti a vivere nel loro nuovo genere per almeno tre mesi prima di richiedere un certificato, il quale verrebbe rilasciato dopo un ulteriore periodo di riflessione. Il progetto di legge scozzese propone anche di abbassare l'età da 18 a 16 anni, andando contro ad altre modifiche legislative avvenute nel corso degli anni. Bambini che vengono considerati troppo piccoli per acconsentire a un tatuaggio potrebbero essere in grado di cambiare sesso, prima di sapere come ci si sente ad essere degli adulti. Anche se questa clausola vergognosa sarà successivamente ritirata - forse per raggiungere una sorta di "compromesso" - il danno sarà già fatto nella mente dei bambini che sono stati ingannati a credere che gli esseri umani possono facilmente scegliere se essere un uomo o una donna.

Questi argomenti sono stati ripetuti molte volte, ovviamente, e il governo di Westminster li ha ascoltati. Non ci sono piani per eliminare le misure di protezione nel resto del Regno Unito. Ma il SNP di Nicola Sturgeon - insieme agli altrettanto sconsiderati Verdi scozzesi - sono in piena missione, e non ascoltano ragioni.
La frase "in un tempo di inganno universale, dire la verità è un atto rivoluzionario" è stata raramente così pertinente come ora in Scozia. Rowling è una rivoluzionaria improbabile, ma Sturgeon sarebbe saggia ad ascoltarla. Perché? Perché una cosa è chiara: un governo che non protegge donne e bambini non è adatto a guidare una Scozia indipendente. Forse la conseguenza involontaria di tutto questo triste dibattito sarà quella di spingere l'indipendenza scozzese così a lungo nel dimenticatoio da perderla per un'intera generazione.

Debbie Hayton

Traduzione di Angela Tacchini, articolo originale qui


Buona parte delle notizie pubblicate da Feminist Post non le leggerai altrove. Per questo è importante sostenerci, anche con un piccolo contributo: Feminist Post è prodotto unicamente grazie a lavoro volontario di molte e non gode di alcun finanziamento.
Se pensi che il nostro lavoro possa essere utile per la tua vita, saremo grate anche del più piccolo contributo.

Puoi darci il tuo contributo cliccando qui: Patreon - Feminist Post
Potrebbe interessarti anche
20 Settembre 2023
UK, non si può più dire "donna" o "madre": le disposizioni woke del General Medical Council
Decisione di inaudita violenza del registro dei medici britannici: la parola donna va cancellata a ogni livello. Non può essere nominata nemmeno quando si parla di maternità, di parto, di allattamento, di menopausa. Perfino il 999, numero delle emergenze, non può più chiedere di che sesso è la persona che chiede aiuto. I woke sanno benissimo che il corpo femminile è il principale ostacolo al progetto transumano. E vogliono cancellarlo perfino nel linguaggio
Continua a succedere: le donne e le madri vanno cancellate anche dal vocabolario, a ogni livello. Non si arrendono perché il simbolico materno è l'ostacolo più resistente al progetto transumano. Non ci arrenderemo neanche noi. Se lo scordino Il General Medical Council -ente pubblico che conserva il registro ufficiale dei medici nel Regno Unito- ha sostituito la parola "madre" con termini neutri nella sua guida alla maternità per il personale. La guida aggiornata per le dipendenti che rimangono incinte omette […]
Leggi ora
11 Settembre 2023
Uteri femminili in corpi maschili
Il sogno invidioso di sempre -poter fare figli senza le donne, cancellare le madri, insomma il Graal- è sempre più vicino a realizzarsi: nel giro di 5-10 anni anche le persone trans MtF, biologicamente uomini, potranno ricevere un trapianto di utero e condurre una gestazione. Desiderio-diritto “inclusivo” che migliorerebbe la qualità della loro vita e attenuerebbe i sintomi della disforia. Mentre la vita e la salute di bambine e bambini nati da queste pratiche non preoccupano i bioetici
Euronews dà conto dei rapidi progressi della ricerca sul fronte del trapianto di utero, con particolare riferimento alla richiesta delle persone trans MtF il cui corpo resta biologicamente maschile, mentre le persone FtM, se conservano il loro apparto genitale femminile, possono intraprendere una gravidanza come qualunque altra donna: i "padri incinti" di cui la stampa mainstream ama dare notizia non sono altro che donne che si autoidentificano come uomini. Nell'articolo, che qui traduciamo, le donne vengono definite donne cis-, suffisso […]
Leggi ora
7 Settembre 2023
Appello alla FDA: basta tacere sui farmaci che bloccano la pubertà
Una petizione chiede all’ente americano del farmaco -che non ha mai autorizzato l’uso off label di queste sostanze per bambine e bambini con disforia- di contrastare la disinformazione che propaganda questi trattamenti come efficaci e sicuri e di pretendere studi che lo dimostrino.Tra il 207 e il 2021 il numero dei minori trattati è più che raddoppiato e l’FDA non può più fingere di non vedere
Nel suo sito Gender Clinic News Bernard Lane dà notizia di un importante petizione rivolta alla FDA (Food and Drug Administration, ente regolatore dei farmaci negli Stati Uniti) perché intraprenda un'azione urgente sull'uso non approvato (off label) di farmaci soppressori ormonali per bloccare la pubertà di bambine e bambini che si identificano come transgender. Sebbene quest'uso non sia mai stato approvato dalla FDA, non è possibile che l'ente ignori il possibile danno per i minori che vengono sottoposti a questi […]
Leggi ora
29 Agosto 2023
Grecia, traffico di uteri e di bambini: neonati "sequestrati", coppie bloccate in attesa
Arrestata l’equipe del Mediterranean Fertility Institute di Creta per sospetto mercato di esseri umani e di gameti, frode e falsificazione. Molte decine di donne povere dell’Europa dell’Est convinte a lasciarsi sfruttare per fornire bambini ai committenti in gran parte australiani
Il Mediterranean Fertility Institute, clinica della maternità surrogata di Creta, è stata perquisita dalla polizia per sospetto traffico di esseri umani e frode e l'intera equipe medica è stata arrestata e condotta in carcere con l'accusa di traffico di bambini. Secondo la polizia greca un gruppo di trafficanti avrebbe cooptato 160 donne povere -ucraine, rumene, moldave, albanesi e georgiane- convincendole a fornire ovociti e a prestarsi come uteri in affitto per poche decine di euro al mese, alloggiandole in modo […]
Leggi ora
15 Agosto 2023
Danimarca: basta ormoni ai bambini! Lo dicono perfino i trans
Dopo Uk, Svezia, Finlandia, Norvegia e Olanda anche la Danimarca dice stop ai bloccanti della pubertà per ragazze-i non conformi al genere: quei farmaci sono sperimentali e non ci sono prove scientifiche che funzionino. Ma qui l’iniziativa del governo è sostenuta da importanti associazioni LGBT: è la prima volta che succede. E in Italia? Non si riesce nemmeno a sapere quanti sono i minori trattati
Anche la Danimarca fa marcia indietro sui bloccanti della pubertà a bambine/i confusi sul loro sesso: il sistema sanitario danese d’ora in poi offrirà terapie psicologiche e non più farmaci alle/agli adolescenti che non abbiano segnalato disagio nel loro sesso di nascita fin dall’infanzia. Lo ha annunciato la ministra della salute Sophie Løhde nel corso di un dibattito parlamentare che ha bocciato la proposta di vietare totalmente la transizione di genere ai minori presentata dal partito populista Nye Borgerlige (Nuova […]
Leggi ora
9 Agosto 2023
Spagna: detenuta incinta di compagno di cella trans
L’uomo -corpo maschile intatto e nessuna terapia ormonale- aveva chiesto e ottenuto di essere spostato nel carcere femminile di Alicante perché si “autopercepiva” donna (self-id). La gravidanza di una compagna di cella è il risultato. E la nuova Ley Trans, in vigore dal dicembre 2022, renderà più facili e frequenti questi trasferimenti
Nel Centro Penitenziario di Alicante Cumplimiento, noto come carcere di Fontcalent, un detenuto che si identifica come donna ha messo incinta una compagna di cella. Secondo il racconto confermato da diverse fonti penitenziarie, il detenuto stava scontando da diversi anni una pena nel modulo maschile del carcere, ma durante la sua permanenza ha iniziato a identificarsi come donna. Sui documenti continua a comparire come uomo e non si è mai sottoposto a trattamenti ormonali né tanto meno a interventi chirurgici. […]
Leggi ora