Il primo ministro inglese Rishi Sunak ha dichiarato che cambierà la legge sull'uguaglianza (Equality Act) del 2010 per proteggere gli spazi monosessuali riservati alle donne, affermando che il sesso biologico è "fondamentale e importante".
L'intervento fa seguito alle preoccupazioni per la scarsa chiarezza della legislazione vigente in materia, che potrebbe consentire alle cosiddette persone trans MtoF di accedere a spazi riservati alle donne anche se sono biologicamente maschi.
"Sono stato molto chiaro sul fatto che quando si tratta di questioni come questa, il sesso biologico ha un'importanza fondamentale" ha detto Sunak il 9 giugno mentre si recava a Washington, dove avrebbe incontrato il Presidente Joe Biden.
"L'ho detto più volte e per quanto riguarda l'Equality Act, in particolare, il Governo ha chiesto specificamente un parere alla Commissione per l'Uguaglianza e i Diritti Umani (vedere qui) su questo particolare argomento e poi, ovviamente, lo rivedremo".
La dichiarazione del Primo Ministro arriva pochi giorni prima che i parlamentari discutano la richiesta di rendere più chiara la legge del 2010, presentata attraverso una petizione firmata da più di 100.000 persone. La petizione chiede che la legge sia modificata per chiarire che quando si dice che le persone non possono essere discriminate in base al sesso, si intende il sesso biologico e non il genere in cui ci si identifica.
Sunak ha voluto così rassicurare non solo i potenziali elettori, ma anche alcuni esponenti del partito conservatore che temevano che il governo si fosse “raffreddato” sull'idea di modificare la legge che potrebbe dominare il dibattito in vista delle prossime elezioni.
Anche la ministra dell'Istruzione Gillan Keegan sta preparando nuove regole per proteggere i bagni femminili e maschili nelle scuole (contro i bagni neutri imposti dalla consulenza LGBTQ), oltre a nuove linee guida sui pronomi a scuola e un’inchiesta indipendente sull’attuale insegnamento dell’educazione sessuale. Il lavoro è cominciato dopo che un gruppo di genitori ha fatto causa al Ministero dell’Istruzione per aver lasciato che i loro figli venissero indottrinati all’identità di genere, come vi abbiamo raccontato qui.
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Traduzione e adattamento di Maria Celeste