"‘People who menstruate.’ I’m sure there used to be a word for those people. Someone help me out. Wumben? Wimpund? Woomud?". JK Rowling
Il Senato australiano ha approvato una mozione che impedisce al governo federale di utilizzare un linguaggio "inclusivo di genere" in qualunque testo. Il senatore di One Nation Malcolm Roberts ha presentato la mozione al Senato e la proposta è passata 33 a 31.
"La nostra biologia e le nostre relazioni fondamentali sono rappresentate attraverso le seguenti definizioni: madre, padre, figlio, figlia, fratello, sorella, ragazzo, ragazza, nonna, nonno, zia, zio, femmina, maschio, uomo, donna, signora, signore, papà, mamma, marito, moglie " si legge nella mozione. "La vera inclusione su vasta scala non può essere ottenuta attraverso distorsioni delle definizioni biologiche e relazionali"
La mozione prosegue affermando che "il diritto di un individuo di scegliere le proprie definizioni e pronomi per uso personale non deve disumanizzare la specie umana e minare il genere".
La mozione chiede al governo federale di "rifiutare l'uso di un linguaggio distorto come genitore gestazionale/non gestazionale, mestruatori, allattamento al petto, genitore che allatta, genitore che partorisce/ non partorisce". Afferma inoltre che qualsiasi materiale prodotto, inclusa la legislazione, i siti web e la documentazione nonché la formazione dei dipendenti deve ignorare questi termini.
La mozione è passata alla Camera alta con il sostegno dei senatori della coalizione. La senatrice dei Verdi Janet Rice ha tentato di commentare la mozione ma gli è stato negato il permesso. Non si è trattenuta più tardi, pubblicando la mozione su Twitter.
"Questa merda me l'aspetto da One Nation" ha detto. “Ma il governo Morrison ha appena votato a favore della disgustosa e bigotta mozione del Senato di One Nation che cerca di negare l'identità delle persone trans e non binarie. Quindi la mozione è passata. Che fine ha fatto il governo per tutti gli australiani? Sacchi di merda!".
La proposta arriva in seguito al suggerimento dei ricercatori dell'Australian National University di abbandonare termini come "madre", "padre" e "allattamento" per essere più inclusivi. "Molti studenti si identificheranno come 'madri' o 'padri', ma l'uso di questi soli termini per descrivere la genitorialità esclude coloro che non si identificano con il binarismo di genere" aveva rilevato la ricerca.
(l'articolo originale qui)
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