Israele 7 ottobre: appello perché venga riconosciuto come femminicidio di massa

Le donne vittime dell’attacco di Hamas non sono state uccise come tutti gli altri civili: sono state esposte nude, stuprate, brutalizzate, umiliate, decapitate, i loro corpi bruciati e fatti a pezzi. “Volevamo sporcarle” dicono i terroristi. La violenza contro queste donne risponde alla definizione di femminicidio di massa: dalla Francia una petizione alle ONG internazionali

Le donne vittime dell’attacco di Hamas non sono state uccise come tutti gli altri civili: sono state esposte nude, stuprate, brutalizzate, umiliate, decapitate, i loro corpi bruciati e fatti a pezzi. “Volevamo sporcarle” dicono i terroristi. La violenza contro queste donne risponde alla definizione di femminicidio di massa: dalla Francia una petizione alle ONG internazionali

Accademici britannici contro la cancel culture

Il prossimo 20 novembre sarà presentato il London Universities Council for Academic Freedom, ente che riunisce un centinaio di docenti delle maggiori università inglesi con l’intento di lottare contro la censura e il pensiero unico che negli ultimi anni hanno impedito il confronto e la libertà accademica compromettendo la formazione di migliaia di studenti. Nel mirino soprattutto realtà Lgbtq+ come Stonewall che hanno pesantemente influenzato l’istruzione universitaria e superiore. Era ora, and go on!

Come riportato dal The Telegraph oltre un centinaio di accademici provenienti dalle migliori università britanniche hanno unito le forze per fronteggiare la crescente minaccia della cancel culture attraverso la creazione di un nuovo ente dedicato alla libertà accademica. In una pionieristica iniziativa gli studiosi hanno dato vita al "London Universities Council for Academic Freedom" (Consiglio delle università londinesi per la libertà accademica), che coinvolge tutte le istituzioni accademiche della capitale tra cui l'University College London (UCL), il King's College London, […]

13 novembre a L'Aja contro l'utero in affitto

La Conferenza di Diritto Internazionale Privato spinge per il riconoscimento transnazionale dei contratti di gestazione per altri con l'intento di forzare le legislazioni nazionali a vantaggio dei profitti del biomercato. La coalizione Icams contro la GPA ha organizzato una manifestazione in difesa della dignità delle donne e contro il mercato di bambine e bambini

La Coalizione internazionale per l’abolizione della maternità surrogata (ICASM) ha organizzato per il 13 novembre una manifestazione internazionale davanti alla Conferenza dell’Aja di diritto internazionale privato (HCCH) per opporsi alla regolamentazione della “maternità surrogata” transfrontaliera.  Si sta infatti cercando di imporre una regolamentazione internazionale per la cosiddetta “maternità surrogata”: dal 13 novembre l’HCCH istituirà un gruppo di lavoro con il compito di redigere una convenzione per consentire il riconoscimento transfrontaliero dei contratti. Questo per  soddisfare la crescente domanda nel biomercato […]

Canada: infermiera gender critical rischia il posto

Amy Hamm lavora in un reparto di psichiatria ed è sotto inchiesta per avere promosso in rete i diritti delle donne basati sul sesso e la tutela dei minori. Il BCCNM, ente che regolamenta la professione infermieristica, intende sospenderla a meno che non partecipi a un programma di rieducazione ma Amy si oppone: l’udienza è in corso. La giornalista USA Megyn Kelly l’ha intervistata

L'infermiera canadese Amy Hamm - una delle fondatrici della coalizione no-profit Canadian Women Sex Based Rights (caWsbar) - lavora in un reparto di psichiatria acuta specializzato in salute mentale e consumo di sostanze. Amy rischia di perdere la propria licenza infermieristica e il lavoro poiché avrebbe promosso in rete i diritti delle donne basati sul sesso e la tutela dei minori. Negli ultimi anni, Amy è stata oggetto di un'indagine da parte del British Columbia College of Nurses & Midwives […]

Basta farmaci a bambine/i con disforia di genere!

Per molti anni pioniera dei trattamenti a base di puberty blocker e ormoni per minori “non conformi al genere” oggi la psichiatra finlandese Riittakerttu Kaltiala denuncia queste “terapie” come pericolose, inutili e prive di riscontri scientifici. E invita i medici di tutto il mondo a trovare il coraggio di rompere il silenzio imposto dalla censura degli attivisti e dal muro di gomma dei media

In Italia persiste un ostinato silenzio sui trattamenti farmacologici destinate alle/ai minori con disforia di genere (puberty blocker, ormoni cross sex, chirurgia di "riassegnazione del sesso") secondo il protocollo della cosiddetta terapia affermativa del genere. Non è possibile sapere quante/i minori siano stati trattati o stiano intraprendendo il trattamento, in quanti e quali centri vengano trattati e con quali percentuali di "successo" (o insuccesso). Mentre in tutto il mondo occidentale il dibattito è aperto da tempo e in alcuni Paesi […]

Questa Storia deve finire

La guerra non è un’invenzione delle donne. La guerra ci riduce a prede e ci rende cose mute. Posizionarci -di qua o di là- non ci dà pace. Pace non è l’intervallo tra una guerra e l’altra. Pace non è inermità ma forza attiva che regola le relazioni e dirime i conflitti. Esigiamo che i figli ribelli riconoscano l’autorità della madre e si sottraggano all’obbligo dei gesti di dominio e di sopraffazione

“La guerra è stata da sempre l'attività specifica del maschio e il suo modello di comportamento virile”. Carla Lonzi, Manifesto di Rivolta Femminile, 1970 La guerra non è una nostra invenzione e non è nostra invenzione quella forma disperata di guerra che è il terrorismo. Posizionarci -di qua o di là- non ci dà pace, ci disorienta e ci divide, ma non ci è consentito altro movimento se non cercare rifugio in un’impossibile estraneità. Ci riconosciamo con dolore nelle “nemiche”. […]

UDI DA APRIRE AI MASCHI: REGIONE EMILIA CONCEDE (!) UNA PROROGA

Su pressante richiesta della ministra per le PPOO Eugenia Roccella il termine fissato a UDI per adeguare il proprio statuto in modo da consentire l'iscrizione anche agli uomini slitta di 180 giorni. Nel frattempo il potente schlieniano Igor Taruffi, transfemminista assessore al Welfare e responsabile organizzazione del PD nazionale, dovrà spiegare quale passaggio della circolare sulla riforma del Terzo Settore giustifica il suo attacco al separatismo femminile

Su pressante richiesta della ministra delle PPOO Eugenia Roccella Regione Emilia Romagna ha concesso una proroga di 180 giorni alle associazioni UDI Modena, Ferrara e Ravenna perché adeguino il proprio statuto in modo da consentire l'iscrizione anche agli uomini (la vicenda ve l'abbiamo raccontata qui), statuto che in verità da tempo (2020) UDI Bologna ha già modificato in tal senso Il termine indicato per la modifica statutaria, pena l'espulsione dal registro delle associazioni del Terzo Settore (RUNTS), slitta dunque dal […]

Solo donne? Non si può più

Fra 10 giorni -il 21 ottobre- l’UDI Emilia Romagna potrebbe essere cancellata dal registro del Terzo Settore a meno che non accetti di iscrivere anche uomini. Così la sinistra aggredisce gli spazi politici femminili -a cominciare dalla storica associazione legata alla Resistenza- in nome dell’”inclusività” transfemminista promossa dal PD. Un rischio enorme per tutto il femminismo. Non possono averla vinta

Gli spazi delle donne sotto attacco. Non solo quelli fisici -spogliatoi, sport, case rifugio, reparti ospedalieri, carceri- ma anche quelli simbolici e politici. Se non ammetti anche persone di sesso maschile, chiudi e sparisci. Incredibile ed esemplare quello che sta capitando a UDI, Unione Donne in Italia, associazione storica attiva da quasi 80 anni storicamente legata alla sinistra. Molte delle UDI emiliano-romagnole sono a rischio di imminente cancellazione dal RUNTS, registro unico nazionale del Terzo Settore, semplicemente per il fatto […]
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28 Giugno 2023
Sui rischi del metodo ROPA
La tecnica a cui ricorre un numero crescente di coppie lesbiche consiste nell’utilizzare l’ovocita dell’una per realizzare un embrione che verrà poi inserito nel grembo dell’altra che condurrà la gravidanza. Una pratica pericolosa fisicamente e psicologicamente sia per le due donne sia per il bambino che nascerà. Ecco perché
Nel nostro recente comunicato Per il vero bene dei bambini abbiamo espresso la nostra preoccupazione per il crescente ricorso da parte di coppie di donne alla tecnica ROPA (Recepción de ovocitos de la pareja) ovvero il trasferimento dell’ovocita fecondato dell’una nel grembo dell’altra che condurrà la gestazione. Per questa presa di posizione abbiamo ricevuto consensi, qualche insulto e tante richieste di informazioni e di fonti. In che cosa consiste il metodo ROPA e quali sono i suoi rischi? Per la […]
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11 Dicembre 2021
Lettera aperta al Sindaco di Milano e alla sua Giunta: ecco perché i "due padri" non vanno trascritti
La trascrizione degli atti di nascita di bambini nati da utero in affitto aggira il divieto della pratica, fa prevalere un interesse privato -basato su un contratto commerciale- sull'interesse pubblico, e autorizza il padre a mentire in modo palese sullo status filiationis -se lo facesse una madre verrebbe perseguita per falso in atto pubblico-. Siamo quindi disuguali davanti alla legge in violazione dell'articolo 3 della Costituzione?
IN MERITO ALLE RECENTI SENTENZE DEL TRIBUNALE DI MILANO CHE INGIUNGONO LA TRASCRIZIONE DI ATTI DI NASCITA REALIZZATI ALL'ESTERO RIGUARDANTI BAMBINI NATI DA UTERO IN AFFITTO PER VOLONTA' DI COPPIE DI UOMINI AL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA ALLA GIUNTA DI MILANO e p.c. A ELENA LATTUADA, DELEGATA PARI OPPORTUNITA' DEL SINDACO premesso che Il ricorso a utero in affitto o maternità surrogata è reato in quasi tutto il mondo: la pratica è infatti ammessa solo in una ventina di […]
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