Anche l'America frena sugli ormoni ai bambini "trans"

Partono negli USA le prime cause da parte di giovani trattati con bloccanti della pubertà e ormoni che hanno visto peggiorare la loro condizione. E l’AAP -associazione dei pediatri americani- annuncia la revisione delle proprie linee guida fino a oggi favorevoli a questi trattamenti. Intanto una ricerca dimostra che la cosiddetta “terapia affermativa” non migliora affatto la situazione delle/dei giovani con disforia. Che anzi si sentono meglio quando la sospendono

In tutto il mondo occidentale la cosiddetta terapia affermativa di genere per i minori (puberty blocker a cui seguono ormoni cross sex e chirurgia) è da tempo oggetto delle pesanti critiche di medici ed esperti, anche pentiti di averla prescritta, che ne segnalano la pericolosità e l'inefficacia: qualcuno ha detto che in futuro ne parleremo come di uno dei più grandi scandali della storia della medicina, paragonabile al ricorso alla lobotomia su 50 mila pazienti psichiatrici a metà del secolo […]

Fuori i misogini dal servizio pubblico

L'ingaggio a "Ballando con le stelle" di Teo Mammucari, protagonista di uno degli show più offensivi di sempre contro le donne con una "valletta muta" -Flavia Vento- inscatolata nel plexiglas e metodicamente sbeffeggiata, fa dubitare sull'effettivo impegno della Rai contro la violenza e il maschilismo. E obbliga le cittadine e i cittadini a contribuire al cachet di chi ha offerto delle donne un'immagine tanto degradante

Al CdA RAI alla Presidente MARINELLA SOLDI all'Amministratore Delegato ROBERTO SERGIO alla Commissione Parlamentare di Vigilanza RAI Il femminicidio di Giulia Cecchettin ha segnato un punto di non ritorno nella coscienza collettiva sulla violenza maschile: l’unico precedente possibile è il delitto del Circeo. La RAI ha rappresentato questo momento di dolore e di consapevolezza politica manifestando l’intento a mobilitarsi in modo permanente contro la misoginia e il maschilismo.  Per questa ragione ci sorprende, ci offende e ci addolora l'ingaggio a […]

Nata da madre in affitto

Olivia Maurel, 32 anni, è nata da una madre surrogata e oggi si batte in prima linea contro la pratica che definisce “atroce” e “mostruosa”. Ha sempre saputo che qualcosa non andava nella sua famiglia. Soffre di depressione, ha avuto problemi di alcolismo e ha tentato più volte il suicidio. Solo recentemente ha scoperto la verità sulle sue origini e di aver subito il trauma dell’abbandono. “A nessun bambino” dice “deve più capitare quello che è successo a me”

Commerciale o "altruistica" la surrogata va abolita. Sono le parole di Olivia Maurel, nata nel dicembre 1991 in Kentucky da surrogata tradizionale (ovvero in cui anche l'ovocita appartiene alla "madre in affitto", ndr) che in una conferenza al parlamento della Repubblica ceca ha raccontato la sua esperienza. Oggi, sposata con due figli a Cannes, "fiera di esser femminista" come si legge sulla sua pagina X, si batte contro la surrogata. La sua testimonianza, molto preziosa in quanto sono ancora pochissimi […]

Israele 7 ottobre: appello perché venga riconosciuto come femminicidio di massa

Le donne vittime dell’attacco di Hamas non sono state uccise come tutti gli altri civili: sono state esposte nude, stuprate, brutalizzate, umiliate, decapitate, i loro corpi bruciati e fatti a pezzi. “Volevamo sporcarle” dicono i terroristi. La violenza contro queste donne risponde alla definizione di femminicidio di massa: dalla Francia una petizione alle ONG internazionali

Le donne vittime dell’attacco di Hamas non sono state uccise come tutti gli altri civili: sono state esposte nude, stuprate, brutalizzate, umiliate, decapitate, i loro corpi bruciati e fatti a pezzi. “Volevamo sporcarle” dicono i terroristi. La violenza contro queste donne risponde alla definizione di femminicidio di massa: dalla Francia una petizione alle ONG internazionali

Accademici britannici contro la cancel culture

Il prossimo 20 novembre sarà presentato il London Universities Council for Academic Freedom, ente che riunisce un centinaio di docenti delle maggiori università inglesi con l’intento di lottare contro la censura e il pensiero unico che negli ultimi anni hanno impedito il confronto e la libertà accademica compromettendo la formazione di migliaia di studenti. Nel mirino soprattutto realtà Lgbtq+ come Stonewall che hanno pesantemente influenzato l’istruzione universitaria e superiore. Era ora, and go on!

Come riportato dal The Telegraph oltre un centinaio di accademici provenienti dalle migliori università britanniche hanno unito le forze per fronteggiare la crescente minaccia della cancel culture attraverso la creazione di un nuovo ente dedicato alla libertà accademica. In una pionieristica iniziativa gli studiosi hanno dato vita al "London Universities Council for Academic Freedom" (Consiglio delle università londinesi per la libertà accademica), che coinvolge tutte le istituzioni accademiche della capitale tra cui l'University College London (UCL), il King's College London, […]

13 novembre a L'Aja contro l'utero in affitto

La Conferenza di Diritto Internazionale Privato spinge per il riconoscimento transnazionale dei contratti di gestazione per altri con l'intento di forzare le legislazioni nazionali a vantaggio dei profitti del biomercato. La coalizione Icams contro la GPA ha organizzato una manifestazione in difesa della dignità delle donne e contro il mercato di bambine e bambini

La Coalizione internazionale per l’abolizione della maternità surrogata (ICASM) ha organizzato per il 13 novembre una manifestazione internazionale davanti alla Conferenza dell’Aja di diritto internazionale privato (HCCH) per opporsi alla regolamentazione della “maternità surrogata” transfrontaliera.  Si sta infatti cercando di imporre una regolamentazione internazionale per la cosiddetta “maternità surrogata”: dal 13 novembre l’HCCH istituirà un gruppo di lavoro con il compito di redigere una convenzione per consentire il riconoscimento transfrontaliero dei contratti. Questo per  soddisfare la crescente domanda nel biomercato […]

Canada: infermiera gender critical rischia il posto

Amy Hamm lavora in un reparto di psichiatria ed è sotto inchiesta per avere promosso in rete i diritti delle donne basati sul sesso e la tutela dei minori. Il BCCNM, ente che regolamenta la professione infermieristica, intende sospenderla a meno che non partecipi a un programma di rieducazione ma Amy si oppone: l’udienza è in corso. La giornalista USA Megyn Kelly l’ha intervistata

L'infermiera canadese Amy Hamm - una delle fondatrici della coalizione no-profit Canadian Women Sex Based Rights (caWsbar) - lavora in un reparto di psichiatria acuta specializzato in salute mentale e consumo di sostanze. Amy rischia di perdere la propria licenza infermieristica e il lavoro poiché avrebbe promosso in rete i diritti delle donne basati sul sesso e la tutela dei minori. Negli ultimi anni, Amy è stata oggetto di un'indagine da parte del British Columbia College of Nurses & Midwives […]

Basta farmaci a bambine/i con disforia di genere!

Per molti anni pioniera dei trattamenti a base di puberty blocker e ormoni per minori “non conformi al genere” oggi la psichiatra finlandese Riittakerttu Kaltiala denuncia queste “terapie” come pericolose, inutili e prive di riscontri scientifici. E invita i medici di tutto il mondo a trovare il coraggio di rompere il silenzio imposto dalla censura degli attivisti e dal muro di gomma dei media

In Italia persiste un ostinato silenzio sui trattamenti farmacologici destinate alle/ai minori con disforia di genere (puberty blocker, ormoni cross sex, chirurgia di "riassegnazione del sesso") secondo il protocollo della cosiddetta terapia affermativa del genere. Non è possibile sapere quante/i minori siano stati trattati o stiano intraprendendo il trattamento, in quanti e quali centri vengano trattati e con quali percentuali di "successo" (o insuccesso). Mentre in tutto il mondo occidentale il dibattito è aperto da tempo e in alcuni Paesi […]
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24 Gennaio 2023
Sesso e genere: il saggio di JK Rowling
Nel suo testo la scrittrice spiega nel dettaglio le ragioni per le quali ha sentito la necessità di occuparsi della questione trans, sfidando la violenza degli attivisti. Uno scritto-manifesto per il femminismo gender critical tradotto in italiano da Alessandra Asteriti
Attaccando JK Rowling oggi si può anche fare business. Ultima iniziativa quella di un giovane imbecille canadese creatore di libri d'arte che ha deciso di de-rowlingzzare Harry Potter pubblicando un'edizione speciale della saga sulla cui cover il nome dell'autrice scompare: 170 dollari a copia per un ignobile sopruso. Che gli restino tutte le copie in magazzino. Tornando alle cose serie: nel giugno del 2020 JK Rowling ha pubblicato un saggio sul suo sito web per spiegare dettagliatamente la sua posizione […]
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10 Giugno 2021
La vittoria di Maya, di JK Rowling e di tutte noi!
Credere nell’immutabilità del sesso biologico è un'opinione protetta dalla Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo. Maya Forstater e tutto il femminismo gender critical sono legittimati a esprimere liberamente il proprio pensiero. Una sentenza che è una grande vittoria per la giustizia e per i diritti delle donne
La Corte d’Appello del Tribunale del Lavoro in Inghilterra ha emesso oggi 10 giugno la sentenza nel caso Forstater. La Corte ha stabilito che credere nell’immutabilità del sesso biologico  è una forma di opinione protetta dall’articolo 9(1) della Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo. Che cosa era successo, e che cosa succederà adesso a Maya Forstater? Facciamo un passo indietro. Nel 2019 Maya, una ricercatrice presso il Center for Global Development a Londra, espresse in una serie di tweet alcune critiche […]
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25 Marzo 2021
Se i social network silenziano le donne gender critical: intervista ad Alessandra Asteriti
(L’intervista è stata realizzata nell’ambito delle attività di SeNonOraQuando Genova, associazione femminista dalla storia decennale impegnata in un lavoro di sensibilizzazione culturale per il riconoscimento delle donne nella società a tutti i livelli, per una loro equa rappresentanza nei ruoli decisionali, nonché per l’eliminazione della violenza contro di esse). Il nome di Alessandra Asteriti, docente di Diritto internazionale alla Leuphana University di Amburgo, è comparso nel dibattito pubblico italiano lo scorso dicembre 2020, quando un suo intervento dal titolo “L’identità […]
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